Si è concluso il 12 aprile a Besançon, dopo tre giorni 
                di dibattiti, il settimo congresso dell'Internazionale di Federazioni 
                Anarchiche che ha visto la partecipazione di un centinaio di compagne 
                e compagni in rappresentanza delle organizzazioni aderenti e di quelle 
                che con l'IFA hanno un rapporto di confronto e di collaborazione. Si 
                sono così potute contare la presenza dei delegati delle Federazioni 
                'storiche' (quelle cioè che dalla sua fondazione nel 1968 hanno 
                sempre partecipato alla vita dell'IFA) come la Federazione Iberica di 
                Spagna e Portogallo, quella di lingua francese di Francia e Belgio, 
                la Federazione Italiana e la Federazione Libertaria Argentina, insieme 
                a quelle di più recente formazione - come il Forum di lingua 
                tedesca  e a quelle che hanno dato la loro adesione in questi 
                anni, la Federazione di Gran Bretagna e Irlanda e la Federazione di 
                Cechia e Slovacchia. Presente anche una delegazione dell'Associazione 
                dei Movimenti (ADA) di Russia che ha confermato la richiesta di adesione 
                di questa organizzazione, operante dai primi anni '90 in varie città 
                di quel grande paese, adesione che è stata ratificata dal congresso.
              Erano inoltre presenti delegazioni della Federazione 
                di Bielorussia, della Commissione di Relazioni Anarchiche del Venezuela, 
                del Taller Anarquista dell'Uruguay, dello storico quindicinale londinese 
                Freedom, dello svizzero Espace Noir mentre altre organizzazioni che 
                avrebbero voluto venire, non lo hanno potuto fare per difficoltà 
                di vario genere, come la Federazione degli Internazionalisti anarchici 
                di Serbia, la Federazione di Slovenia, gli anarchici coreani, Utopia 
                Libertaria di Bolivia. Numerosi i messaggi di saluto pervenuti: dal 
                segretariato dell'Associazione Internazionale dei Lavoratori al Movimento 
                libertario Brasiliano, dal Gruppo di Poznan della Federazione Polacca 
                al Collettivo di A-Infos, dagli anarchici ed anarcosindacalisti del 
                Minnesota all'Anarcho-Syndacalist Review di Philadelphia negli USA, 
                dalla Workers Solidarity Alliance di New York al Woorder van Rebellen 
                di Amsterdam, dalla Federazione Giovanile di Bulgaria alla Comunidad 
                del Sur di Montevideo, dal Collettivo Libertario di San Paolo alla Federazione 
                di Rio de Janeiro, dal Gruppo Germinal di Pecho nel Cile all'O.S.L. 
                di Argentina, dalla rivista portoghese Utopia alle molte individualità 
                che è impossibile in questa sede elencare. L'organizzazione pratica 
                dei lavori congressuali è stata ottimamente garantita dal gruppo 
                locale che ha fornito vitto, alloggio ed un sistema di traduzione simultanea 
                in quattro lingue ai partecipanti. Inoltre una sottoscrizione internazionale 
                ha consentito la copertura delle spese di viaggio delle delegazioni 
                dei paesi economicamente più svantaggiati, mentre la Federazione 
                di lingua francese si è accollata gran parte delle rimanenti 
                spese. 
              Questi i dati di partecipazione e di interesse 
                che questo Congresso ha suscitato in un momento ove l'internazionalismo 
                torna ad essere una necessità ineludibile ed una pratica fondamentale 
                per combattere contro l'aggressività guerrafondaia dello statalismo 
                capitalista.
              Preparato da una serie di incontri che il segretariato 
                e la Commissione di Relazioni (CRIFA) hanno tenuto in questi anni in 
                varie città d'Europa  da Milano a Montpellier, da Parigi 
                a Londra, da Mannheim a Praga  il congresso di Besançon 
                si è svolto in un clima particolarmente costruttivo, animato 
                da una larga presenza giovanile, che ha permesso una chiarificazione 
                generale sui temi di rilancio dell'attività dell'Internazionale 
                e la definizione degli assi di riferimento principali per l'azione collettiva 
                nel futuro prossimo. Preceduto da una serata pubblica, aperta alla cittadinanza 
                e pubblicizzata da manifesti per le vie cittadine, incentrata sulla 
                figura di Proudhon, che a Besançon ebbe i natali, il Congresso 
                si è poi snodato in un alternarsi di riunioni di lavoro e di 
                assemblee plenarie, di piccoli gruppi di discussione per consentire 
                la più ampia possibile partecipazione al dibattito e di confronti 
                generali, per poi concludersi nel pomeriggio di lunedì 12 con 
                l'approvazione dei documenti che in parte riportiamo in questa pagina 
                e con l'assegnazione dell'incarico di segretariato alla Federazione 
                Anarchica di Gran Bretagna. Ma al di là delle mozioni approvate 
                quello che è importante sottolineare è l'emergere chiaro 
                di una volontà collettiva di confronto, di costruzione di una 
                realtà dinamica, legata alla realtà, di incidere in essa, 
                senza subalternità di alcun tipo. Così come il ricambio 
                generazionale che è un segno di vitalità dell'anarchismo 
                odierno che si conferma sempre più come il metodo ed il pensiero 
                più stimolante per la definizione di nuovi parametri d'azione 
                per il conseguimento della società dei liberi e degli eguali. 
                Siamo ripartiti con la certezza che le relazioni stabilite, le conoscenze 
                fatte, gli intenti comuni e perfino la condivisione festosa dei (pochi) 
                momenti 'ludici'  i canti anarchici eseguiti in coro  che 
                hanno caratterizzato il congresso, e che sicuramente daranno nuove spinte 
                all'azione dell'IFA, hanno sicuramente ripagato della fatica affrontata 
                per arrivare a Besançon.
                M.V.