Il congresso dell'Internazionale di Federazioni Anarchiche riunito a
Besançon riafferma che l'anarchismo resta una risposta moderna e
adeguata ai problemi sociali mondializzati.
              L'anarchismo se vuole iscriversi nella realtà che lo
                circonda, non deve dimenticare che si sviluppa costantemente in stretto
                legame con le realtà sociali e che deve definire le sue pratiche
                e la sua strategia d'azione in rapporto a queste stesse realtà.
              L'oppressione e lo sfruttamento non hanno frontiere, il problema
                sociale non può risolversi che a livello mondiale. È per
                questo motivo che gli anarchici organizzati si sono dati un mezzo
                appropriato: l'Internazionale delle Federazioni anarchiche.
              Noi siamo unanimi nel considerare che l' IFA non è in se un
                fine. Essa è un mezzo di coordinamento delle lotte
                internazionali e, per questa ragione, deve contribuire a federare
                l'insieme del movimento anarchico internazionale.
              L'ampliarsi delle adesioni all'IFA nonché l'emergere di nuove
                realtà che guardano con interesse alle sue proposte è un
                segnale di vitalità dell'anarchismo sociale ed organizzatore.
              L'IFA è un'organizzazione federalista, la cui vitalità
  è nelle sezioni locali, il cui sviluppo autonomo è
                garanzia di libertà e capacità di costruzione di lotte
                efficaci sul territorio, dove ciascuno costituisce i percorsi che
                ritiene più consoni al crescere dell'opzione anarchica
                all'interno dell'ambito sociale in cui opera.
              L'impulso dato all'anarchismo dall'emergere di nuovi movimenti di
                lotta sociale e culturale ha certo prodotto una crescita sia sul piano
                numerico che dell'iniziativa anarchica ma non sempre si è
                tradotto in una chiarezza di obiettivi e pratiche libertarie. Ne
  è il segno il persistere di aree nichiliste prive di
                progettualità  politica e sociale così come il
                riproporsi di pratiche riformiste e di collaborazione con le
                organizzazioni del dominio.
              Noi crediamo che le organizzazioni anarchiche debbano prefigurare la
                società futura: riteniamo pertanto irrinunciabile una forte
                critica del principio di maggioranza e della logica elettoralista che
                ne deriva, critica che è stata alla base dell'anarchismo sin
                dalla sua nascita a Saint Imier.
              È rafforzando i nostri legami, gli scambi, la nostra
                cooperazione con le differenti organizzazioni anarchiche, all'interno
                del quadro del patto associativo della nostra Internazionale, che
  è possibile costruire un anarchismo sociale più in
                sintonia con il mondo contemporaneo.
                In merito ribadiamo l'importanza dello sviluppo di pratiche
                autogestionarie ed orizzontali lontane da qualsiasi concezione
                avanguardista in quanto tale estranea all'anarchismo sociale ed
                organizzatore. L'emancipazione degli sfruttati e degli oppressi
                sarà solo opera degli stessi.
              La coerenza tra i mezzi adottati e i fini perseguiti non è
                solamente questione etica fondamentale ma anche il segno distintivo di
                un'organizzazione sociale libertaria.
              Quest'analisi ci porta ad adottare un'attitudine aperta e
                costruttiva dell'IFA verso i componenti del movimento anarchico
                mondiale.
            Mozione approvata sul punto 2 dell'ordine del giorno